Isolamento dai rumori di impianti
Isolamento dai rumori di impianti
La legislazione vigente (DPCM 5-12-1997) suddivide gli impianti tecnologici in due categorie: impianti a funzionamento continuo e impianti a funzionamento discontinuo.
I primi sono caratterizzati da un livello di rumore “costante” durante il loro funzionamento (ad es. impianti di riscaldamento, condizionatori o sistemi di ricambio aria). I secondi invece sono quelli con rumore “non costante nel tempo” (ad es. scarichi WC, ascensori, ecc.)
Esistono dei limiti da rispettare?
In Italia i limiti di legge sono indicati dal DPCM 5-12-1997. Ad esempio per gli impianti a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi dei bagni, ecc.) il decreto impone che non venga superato, nel’ambiente disturbato, un livello massimo di rumore pari a 35 dBA
Al decreto si possono affiancare ulteriori prescrizioni definite nelle legislazione locale (ad es. regolamenti edilizi), o eventuali richieste dei committenti nei capitolati. Per gli appalti pubblici occorre considerare anche le indicazioni del Decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi).
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Come si misura il rumore degli impianti?
Le norme tecniche più recenti che spiegano come misurare in opera il livello di rumore degli impianti sono:
- UNI EN ISO 16032: Misurazione di impianti tecnici – Metodo tecnico progettuale
- UNI 8199: Collaudo di impianti – Linee guida contrattuali e modalità di misurazione
I documenti descrivono come attivare le sorgenti, dove eseguire le rilevazioni, come elaborare i dati e le caratteristiche della catena di misura.
Alle norme si affiancano le indicazioni del DECRETO 16 marzo 1998 – Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.
Come si eseguono i calcoli previsionali?
I modelli matematici per i calcoli previsionali sono riportati nella norma tecnica UNI EN 12354-5. Oggettivamente si tratta di un documento piuttosto complesso, che difficilmente può essere utilizzato per prevedere il livello di rumorosità di uno scarico WC.
Quali soluzioni utilizzare?
Le soluzioni variano in base al tipo di impianto che si deve isolare, al contesto costruttivo e all’obiettivo che si vuole ottenere a fine lavori.
Generalmente occorre considerare che gli impianti producono sia rumori aerei che vibrazioni. Pertanto diventa necessario:
- Distanziare il più possibile le sorgenti di rumore dagli ambienti che possono essere disturbati
- Utilizzare prodotti silenziati
- Evitare i contatti rigidi con altri elementi edili
- Adottare cavedi tecnici con adeguata prestazione fonoisolante
La scelta di una specifica soluzione deve essere valutata dal professionista che segue l’intervento. Nei casi di interventi su edifici esistenti può risultare molto utile eseguire una misurazione fonometrica prima dell’inizio dei lavori, per rilevare l’effettiva prestazione pre-opera e l’eventuale presenza di significativi ponti acustici.
Per approfondire
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ANIT RISPONDE è una sezione del sito ANIT dedicata a sintesi e chiarimenti sui temi dell’efficienza energetica e del comfort acustico. I contenuti delle pagine possono subire variazioni a seguito di modifiche nella normativa di riferimento o di segnalazioni dei soci ANIT. Le informazioni sono da ritenersi comunque indicative e, in particolare per gli aspetti legislativi, è sempre necessario riferirsi anche ai documenti ufficiali.